... la SOCIETÀ, il LAVORO, l’ETICA, la RELIGIONE:
in STUDI, ATTUALIZZAZIONI, RUBRICHE, RICERCHE

"ITINERARI ed esperienze di cristiani nel mondo operaio"

è la rivista trimestrale pubblicata dal Centro Studi.


Nata nel 1985 dall’esigenza di possedere uno strumento di riflessione e di sostegno culturale alla presenza dei cristiani nel mondo del lavoro, la rivista è andata sviluppandosi e ampliandosi nel tempo, giungendo a rivolgersi, per l’eterogeneità dei contenuti, a chiunque sia interessato ad approfondire il tema del lavoro nella sua dimensione sociologica, etica e religiosa.

"Itinerari" è uscito con cinque numeri annuali dal 1985 al 2001; con quattro numeri annuali, sempre in edizione cartacea, dal 2002 al 2021. Ogni numero è dedicato all'approfondimento di un tema monografico.

La rivista è stata diretta da Oreste Aime, docente della Facoltà Teologica di Torino, ed è stata redatta da un Comitato di Redazione Nazionale, con la collaborazione di esperti torinesi e di altre città italiane (sociologi, saggisti, teologi, sindacalisti, educatori, economisti, ecc.), tra i quali Maurilio Guasco, Ermis Segatti, Antonello Famà, Salvatore Passari, Giannino Piana, Siro Lombardini, Carlo Molari e altri.

Visita l'ARCHIVIO delle uscite dal 1985 al 2009

val all'ARCHIVIO

I fascicoli pubblicati nel 2021


31 Dicembre 2021

IV. Luciano Allais. Un prete tra gli immigrati

Spesso solo tardi, a conclusione o quasi, si è in grado di capire nelle loro reali dimensioni alcuni fenomeni sociali, anche quelli di grande portata e dunque apparentemente accessibili in modo immediato a chiunque. Spesso poi li si comprende, per quanto con precisione, unicamente nel loro essere accaduti e la ricostruzione storica si limita a registrare quanto avvenuto e tende a confinarlo nel passato. Per usare una metafora avvincente, si tratta per tutti e per ciascuno di un “naufragio con spettatore”, quasi a sottolineare più l’estraneità che il coinvolgimento, più la ricerca di una qualche sicurezza che il rischio della compromissione. Un vero sguardo comprendente, empatico e responsabile è raro. Chi scorre la vita, le iniziative, le note scritte di don Luciano Allais si imbatte in questo sguardo a proposito di un fenomeno dalle immense proporzioni che attraversò l’Italia degli anni Sessanta e Settanta del Novecento: l’emigrazione dalle regioni del Meridione verso il Nord, in particolare verso il “triangolo industriale”. Dagli estratti che compongono l’Antologia di questo numero ci si può rendere conto della sua capacità analitica, della sua elaborazione propositiva sul piano sociale e politico, della sua creativa proposta pastorale per la chiesa torinese e italiana di quel tempo.
30 Settembre 2021

III. Apocalisse. Con o senza Regno?

Cinquanta anni fa una parola chiave del tempo era sviluppo. Si parlava di “popoli in via di sviluppo”, divenuto il titolo di una famosa enciclica di Paolo VI, la Populorum progressio. Si mescolava con molte altre: transizione, rivoluzione, trasformazione, contestazione… Dentro e dietro quelle parole si nascondevano tante cose. Potevano voler dire una vita migliore per tutti, all’uscita dal tempo del colonialismo; la fine dello sfruttamento; un mondo più giusto; la pace, non la guerra, un gusto anarchico per la rivolta. I movimenti sociali di quel periodo spesso erano trascinati da uno sguardo utopico; l’utopia e il “principio speranza” si proponevano come il combustibile ideale e necessario alla trasformazione del mondo.
30 Giugno 2021

II. A scuola di cittadinanza

Ci voleva la pandemia per far parlare così tanto della scuola. A proposito o a vuoto? Quando le istituzioni sono in difficoltà, la crescita della verbosità retorica a loro riguardo è proporzionale e occorre guardarsene con attenzione; questa congiuntura pandemica avviene peraltro in un periodo che registra un profondo cambiamento del mondo della comunicazione in cui anche la scuola è coinvolta, se non travolta. La didattica a distanza (DAD), al tempo stesso, è una soluzione parziale e un sintomo delle questioni e dei malesseri. La pandemia in alcuni casi ha poi accentuato, inevitabilmente, la crescita delle formalità da ottemperare nel sistema scolastico, a scapito di altri compiti più importanti e indispensabili. Tra questi, fino a tempi recenti, c’era quello di formare «cittadini».
31 Marzo 2021

I. Altre passeggiate

Nel fascicolo 1/2018 Itinerari ha proposto Sei passeggiate nel bosco contemporaneo; in questo rinnova l’invito con Altre passeggiate nello stesso bosco. Talvolta il bosco sembra trasformarsi in una selva oscura, con l’impressione che la diritta via sia smarrita, per ciascuno o persino per tanti, se non per tutti. Non è sempre così; in ogni caso il bosco è sempre fitto, anche quando i sentieri son ben tracciati.
31 Dicembre 2020

IV. Spiritualità

Spirito, spirituale, spiritualità, spiritualismo sono state e sono ancora nozioni controverse. Di fatto «spiritualità» sta riottenendo attenzione e in qualche caso un posto di rilievo, soprattutto nelle indagini sociologiche, ma anche altrove. In questo nuovo clima, dove la nozione di spiritualità ha un senso molto ampio e fluttuante, proponiamo un percorso significativo.
30 Settembre 2020

III. I volti di don Carlo Carlevaris. Ricordi

Dopo l’antologia di scritti (3/2019), di don Carlo Carlevaris presentiamo un’antologia di ritratti, ricostruzioni, ricordi e testimonianze, a partire dalla festa dei suoi novant’anni al momento del ricordo dopo la morte. Alla ricostruzione storica della sua persona, della sua vita e del suo mondo, sta lavorando Marta Margotti alla Fondazione Nocentini di Torino, dov’è custodito il suo voluminoso archivio. Questo fascicolo è piuttosto un ricordo amicale, da cui affiorano però tanti particolari di una certa importanza.
30 Giugno 2020

II. Spiritualità e responsabilità politica

Da qualche tempo alcuni sociologi ricorrono al termine spiritualità per indicare quel mutamento della società contemporanea che non rientra nei criteri della teoria della secolarizzazione. Nelle società post-secolari lo spazio un tempo occupato dalla religione, con un forte impianto istituzionale, sarebbe ora pervaso da qualcosa di più fluido, che in mancanza di meglio s’è scelto di designare con un termine antico e caduto in disuso nei sommovimenti culturali e politici degli anni Sessanta del Novecento. Raramente questi studi si rivolgono al nesso che la spiritualità così intesa può avere con la politica, anch’essa in profondo mutamento negli ultimi due decenni, segnati dall’attentato alle Twin Towers e dalla crisi economica del 2007.
30 Marzo 2020

I. La pace è ogni passo. Percorsi di fraternità per la convivenza e lo sviluppo sostenibile

Nel 2016 Itinerari ha pubblicato un numero dedicato alla Pacem in terris di Giovanni XXIII nel cinquantesimo della sua pubblicazione, a cura del Centro Sereno Regis di Torino. La pace è ogni passo, che raccoglie gli Atti del convegno nazionale del MEIC (Torino, 25-27 ottobre 2019), prosegue idealmente quella riflessione, soprattutto nella direzione di trovare alcune strade praticabili concretamente, perché davvero ogni passo che possiamo fare sia un contributo alla pace.

I fascicoli pubblicati nel 2020


31 Dicembre 2021

IV. Luciano Allais. Un prete tra gli immigrati

Spesso solo tardi, a conclusione o quasi, si è in grado di capire nelle loro reali dimensioni alcuni fenomeni sociali, anche quelli di grande portata e dunque apparentemente accessibili in modo immediato a chiunque. Spesso poi li si comprende, per quanto con precisione, unicamente nel loro essere accaduti e la ricostruzione storica si limita a registrare quanto avvenuto e tende a confinarlo nel passato. Per usare una metafora avvincente, si tratta per tutti e per ciascuno di un “naufragio con spettatore”, quasi a sottolineare più l’estraneità che il coinvolgimento, più la ricerca di una qualche sicurezza che il rischio della compromissione. Un vero sguardo comprendente, empatico e responsabile è raro. Chi scorre la vita, le iniziative, le note scritte di don Luciano Allais si imbatte in questo sguardo a proposito di un fenomeno dalle immense proporzioni che attraversò l’Italia degli anni Sessanta e Settanta del Novecento: l’emigrazione dalle regioni del Meridione verso il Nord, in particolare verso il “triangolo industriale”. Dagli estratti che compongono l’Antologia di questo numero ci si può rendere conto della sua capacità analitica, della sua elaborazione propositiva sul piano sociale e politico, della sua creativa proposta pastorale per la chiesa torinese e italiana di quel tempo.
30 Settembre 2021

III. Apocalisse. Con o senza Regno?

Cinquanta anni fa una parola chiave del tempo era sviluppo. Si parlava di “popoli in via di sviluppo”, divenuto il titolo di una famosa enciclica di Paolo VI, la Populorum progressio. Si mescolava con molte altre: transizione, rivoluzione, trasformazione, contestazione… Dentro e dietro quelle parole si nascondevano tante cose. Potevano voler dire una vita migliore per tutti, all’uscita dal tempo del colonialismo; la fine dello sfruttamento; un mondo più giusto; la pace, non la guerra, un gusto anarchico per la rivolta. I movimenti sociali di quel periodo spesso erano trascinati da uno sguardo utopico; l’utopia e il “principio speranza” si proponevano come il combustibile ideale e necessario alla trasformazione del mondo.
30 Giugno 2021

II. A scuola di cittadinanza

Ci voleva la pandemia per far parlare così tanto della scuola. A proposito o a vuoto? Quando le istituzioni sono in difficoltà, la crescita della verbosità retorica a loro riguardo è proporzionale e occorre guardarsene con attenzione; questa congiuntura pandemica avviene peraltro in un periodo che registra un profondo cambiamento del mondo della comunicazione in cui anche la scuola è coinvolta, se non travolta. La didattica a distanza (DAD), al tempo stesso, è una soluzione parziale e un sintomo delle questioni e dei malesseri. La pandemia in alcuni casi ha poi accentuato, inevitabilmente, la crescita delle formalità da ottemperare nel sistema scolastico, a scapito di altri compiti più importanti e indispensabili. Tra questi, fino a tempi recenti, c’era quello di formare «cittadini».
31 Marzo 2021

I. Altre passeggiate

Nel fascicolo 1/2018 Itinerari ha proposto Sei passeggiate nel bosco contemporaneo; in questo rinnova l’invito con Altre passeggiate nello stesso bosco. Talvolta il bosco sembra trasformarsi in una selva oscura, con l’impressione che la diritta via sia smarrita, per ciascuno o persino per tanti, se non per tutti. Non è sempre così; in ogni caso il bosco è sempre fitto, anche quando i sentieri son ben tracciati.
31 Dicembre 2020

IV. Spiritualità

Spirito, spirituale, spiritualità, spiritualismo sono state e sono ancora nozioni controverse. Di fatto «spiritualità» sta riottenendo attenzione e in qualche caso un posto di rilievo, soprattutto nelle indagini sociologiche, ma anche altrove. In questo nuovo clima, dove la nozione di spiritualità ha un senso molto ampio e fluttuante, proponiamo un percorso significativo.
30 Settembre 2020

III. I volti di don Carlo Carlevaris. Ricordi

Dopo l’antologia di scritti (3/2019), di don Carlo Carlevaris presentiamo un’antologia di ritratti, ricostruzioni, ricordi e testimonianze, a partire dalla festa dei suoi novant’anni al momento del ricordo dopo la morte. Alla ricostruzione storica della sua persona, della sua vita e del suo mondo, sta lavorando Marta Margotti alla Fondazione Nocentini di Torino, dov’è custodito il suo voluminoso archivio. Questo fascicolo è piuttosto un ricordo amicale, da cui affiorano però tanti particolari di una certa importanza.
30 Giugno 2020

II. Spiritualità e responsabilità politica

Da qualche tempo alcuni sociologi ricorrono al termine spiritualità per indicare quel mutamento della società contemporanea che non rientra nei criteri della teoria della secolarizzazione. Nelle società post-secolari lo spazio un tempo occupato dalla religione, con un forte impianto istituzionale, sarebbe ora pervaso da qualcosa di più fluido, che in mancanza di meglio s’è scelto di designare con un termine antico e caduto in disuso nei sommovimenti culturali e politici degli anni Sessanta del Novecento. Raramente questi studi si rivolgono al nesso che la spiritualità così intesa può avere con la politica, anch’essa in profondo mutamento negli ultimi due decenni, segnati dall’attentato alle Twin Towers e dalla crisi economica del 2007.
30 Marzo 2020

I. La pace è ogni passo. Percorsi di fraternità per la convivenza e lo sviluppo sostenibile

Nel 2016 Itinerari ha pubblicato un numero dedicato alla Pacem in terris di Giovanni XXIII nel cinquantesimo della sua pubblicazione, a cura del Centro Sereno Regis di Torino. La pace è ogni passo, che raccoglie gli Atti del convegno nazionale del MEIC (Torino, 25-27 ottobre 2019), prosegue idealmente quella riflessione, soprattutto nella direzione di trovare alcune strade praticabili concretamente, perché davvero ogni passo che possiamo fare sia un contributo alla pace.

I fascicoli pubblicati nel 2019


31 Dicembre 2021

IV. Luciano Allais. Un prete tra gli immigrati

Spesso solo tardi, a conclusione o quasi, si è in grado di capire nelle loro reali dimensioni alcuni fenomeni sociali, anche quelli di grande portata e dunque apparentemente accessibili in modo immediato a chiunque. Spesso poi li si comprende, per quanto con precisione, unicamente nel loro essere accaduti e la ricostruzione storica si limita a registrare quanto avvenuto e tende a confinarlo nel passato. Per usare una metafora avvincente, si tratta per tutti e per ciascuno di un “naufragio con spettatore”, quasi a sottolineare più l’estraneità che il coinvolgimento, più la ricerca di una qualche sicurezza che il rischio della compromissione. Un vero sguardo comprendente, empatico e responsabile è raro. Chi scorre la vita, le iniziative, le note scritte di don Luciano Allais si imbatte in questo sguardo a proposito di un fenomeno dalle immense proporzioni che attraversò l’Italia degli anni Sessanta e Settanta del Novecento: l’emigrazione dalle regioni del Meridione verso il Nord, in particolare verso il “triangolo industriale”. Dagli estratti che compongono l’Antologia di questo numero ci si può rendere conto della sua capacità analitica, della sua elaborazione propositiva sul piano sociale e politico, della sua creativa proposta pastorale per la chiesa torinese e italiana di quel tempo.
30 Settembre 2021

III. Apocalisse. Con o senza Regno?

Cinquanta anni fa una parola chiave del tempo era sviluppo. Si parlava di “popoli in via di sviluppo”, divenuto il titolo di una famosa enciclica di Paolo VI, la Populorum progressio. Si mescolava con molte altre: transizione, rivoluzione, trasformazione, contestazione… Dentro e dietro quelle parole si nascondevano tante cose. Potevano voler dire una vita migliore per tutti, all’uscita dal tempo del colonialismo; la fine dello sfruttamento; un mondo più giusto; la pace, non la guerra, un gusto anarchico per la rivolta. I movimenti sociali di quel periodo spesso erano trascinati da uno sguardo utopico; l’utopia e il “principio speranza” si proponevano come il combustibile ideale e necessario alla trasformazione del mondo.
30 Giugno 2021

II. A scuola di cittadinanza

Ci voleva la pandemia per far parlare così tanto della scuola. A proposito o a vuoto? Quando le istituzioni sono in difficoltà, la crescita della verbosità retorica a loro riguardo è proporzionale e occorre guardarsene con attenzione; questa congiuntura pandemica avviene peraltro in un periodo che registra un profondo cambiamento del mondo della comunicazione in cui anche la scuola è coinvolta, se non travolta. La didattica a distanza (DAD), al tempo stesso, è una soluzione parziale e un sintomo delle questioni e dei malesseri. La pandemia in alcuni casi ha poi accentuato, inevitabilmente, la crescita delle formalità da ottemperare nel sistema scolastico, a scapito di altri compiti più importanti e indispensabili. Tra questi, fino a tempi recenti, c’era quello di formare «cittadini».
31 Marzo 2021

I. Altre passeggiate

Nel fascicolo 1/2018 Itinerari ha proposto Sei passeggiate nel bosco contemporaneo; in questo rinnova l’invito con Altre passeggiate nello stesso bosco. Talvolta il bosco sembra trasformarsi in una selva oscura, con l’impressione che la diritta via sia smarrita, per ciascuno o persino per tanti, se non per tutti. Non è sempre così; in ogni caso il bosco è sempre fitto, anche quando i sentieri son ben tracciati.
31 Dicembre 2020

IV. Spiritualità

Spirito, spirituale, spiritualità, spiritualismo sono state e sono ancora nozioni controverse. Di fatto «spiritualità» sta riottenendo attenzione e in qualche caso un posto di rilievo, soprattutto nelle indagini sociologiche, ma anche altrove. In questo nuovo clima, dove la nozione di spiritualità ha un senso molto ampio e fluttuante, proponiamo un percorso significativo.
30 Settembre 2020

III. I volti di don Carlo Carlevaris. Ricordi

Dopo l’antologia di scritti (3/2019), di don Carlo Carlevaris presentiamo un’antologia di ritratti, ricostruzioni, ricordi e testimonianze, a partire dalla festa dei suoi novant’anni al momento del ricordo dopo la morte. Alla ricostruzione storica della sua persona, della sua vita e del suo mondo, sta lavorando Marta Margotti alla Fondazione Nocentini di Torino, dov’è custodito il suo voluminoso archivio. Questo fascicolo è piuttosto un ricordo amicale, da cui affiorano però tanti particolari di una certa importanza.
30 Giugno 2020

II. Spiritualità e responsabilità politica

Da qualche tempo alcuni sociologi ricorrono al termine spiritualità per indicare quel mutamento della società contemporanea che non rientra nei criteri della teoria della secolarizzazione. Nelle società post-secolari lo spazio un tempo occupato dalla religione, con un forte impianto istituzionale, sarebbe ora pervaso da qualcosa di più fluido, che in mancanza di meglio s’è scelto di designare con un termine antico e caduto in disuso nei sommovimenti culturali e politici degli anni Sessanta del Novecento. Raramente questi studi si rivolgono al nesso che la spiritualità così intesa può avere con la politica, anch’essa in profondo mutamento negli ultimi due decenni, segnati dall’attentato alle Twin Towers e dalla crisi economica del 2007.
30 Marzo 2020

I. La pace è ogni passo. Percorsi di fraternità per la convivenza e lo sviluppo sostenibile

Nel 2016 Itinerari ha pubblicato un numero dedicato alla Pacem in terris di Giovanni XXIII nel cinquantesimo della sua pubblicazione, a cura del Centro Sereno Regis di Torino. La pace è ogni passo, che raccoglie gli Atti del convegno nazionale del MEIC (Torino, 25-27 ottobre 2019), prosegue idealmente quella riflessione, soprattutto nella direzione di trovare alcune strade praticabili concretamente, perché davvero ogni passo che possiamo fare sia un contributo alla pace.

2018


31 Dicembre 2021

IV. Luciano Allais. Un prete tra gli immigrati

Spesso solo tardi, a conclusione o quasi, si è in grado di capire nelle loro reali dimensioni alcuni fenomeni sociali, anche quelli di grande portata e dunque apparentemente accessibili in modo immediato a chiunque. Spesso poi li si comprende, per quanto con precisione, unicamente nel loro essere accaduti e la ricostruzione storica si limita a registrare quanto avvenuto e tende a confinarlo nel passato. Per usare una metafora avvincente, si tratta per tutti e per ciascuno di un “naufragio con spettatore”, quasi a sottolineare più l’estraneità che il coinvolgimento, più la ricerca di una qualche sicurezza che il rischio della compromissione. Un vero sguardo comprendente, empatico e responsabile è raro. Chi scorre la vita, le iniziative, le note scritte di don Luciano Allais si imbatte in questo sguardo a proposito di un fenomeno dalle immense proporzioni che attraversò l’Italia degli anni Sessanta e Settanta del Novecento: l’emigrazione dalle regioni del Meridione verso il Nord, in particolare verso il “triangolo industriale”. Dagli estratti che compongono l’Antologia di questo numero ci si può rendere conto della sua capacità analitica, della sua elaborazione propositiva sul piano sociale e politico, della sua creativa proposta pastorale per la chiesa torinese e italiana di quel tempo.
30 Settembre 2021

III. Apocalisse. Con o senza Regno?

Cinquanta anni fa una parola chiave del tempo era sviluppo. Si parlava di “popoli in via di sviluppo”, divenuto il titolo di una famosa enciclica di Paolo VI, la Populorum progressio. Si mescolava con molte altre: transizione, rivoluzione, trasformazione, contestazione… Dentro e dietro quelle parole si nascondevano tante cose. Potevano voler dire una vita migliore per tutti, all’uscita dal tempo del colonialismo; la fine dello sfruttamento; un mondo più giusto; la pace, non la guerra, un gusto anarchico per la rivolta. I movimenti sociali di quel periodo spesso erano trascinati da uno sguardo utopico; l’utopia e il “principio speranza” si proponevano come il combustibile ideale e necessario alla trasformazione del mondo.
30 Giugno 2021

II. A scuola di cittadinanza

Ci voleva la pandemia per far parlare così tanto della scuola. A proposito o a vuoto? Quando le istituzioni sono in difficoltà, la crescita della verbosità retorica a loro riguardo è proporzionale e occorre guardarsene con attenzione; questa congiuntura pandemica avviene peraltro in un periodo che registra un profondo cambiamento del mondo della comunicazione in cui anche la scuola è coinvolta, se non travolta. La didattica a distanza (DAD), al tempo stesso, è una soluzione parziale e un sintomo delle questioni e dei malesseri. La pandemia in alcuni casi ha poi accentuato, inevitabilmente, la crescita delle formalità da ottemperare nel sistema scolastico, a scapito di altri compiti più importanti e indispensabili. Tra questi, fino a tempi recenti, c’era quello di formare «cittadini».
31 Marzo 2021

I. Altre passeggiate

Nel fascicolo 1/2018 Itinerari ha proposto Sei passeggiate nel bosco contemporaneo; in questo rinnova l’invito con Altre passeggiate nello stesso bosco. Talvolta il bosco sembra trasformarsi in una selva oscura, con l’impressione che la diritta via sia smarrita, per ciascuno o persino per tanti, se non per tutti. Non è sempre così; in ogni caso il bosco è sempre fitto, anche quando i sentieri son ben tracciati.
31 Dicembre 2020

IV. Spiritualità

Spirito, spirituale, spiritualità, spiritualismo sono state e sono ancora nozioni controverse. Di fatto «spiritualità» sta riottenendo attenzione e in qualche caso un posto di rilievo, soprattutto nelle indagini sociologiche, ma anche altrove. In questo nuovo clima, dove la nozione di spiritualità ha un senso molto ampio e fluttuante, proponiamo un percorso significativo.
30 Settembre 2020

III. I volti di don Carlo Carlevaris. Ricordi

Dopo l’antologia di scritti (3/2019), di don Carlo Carlevaris presentiamo un’antologia di ritratti, ricostruzioni, ricordi e testimonianze, a partire dalla festa dei suoi novant’anni al momento del ricordo dopo la morte. Alla ricostruzione storica della sua persona, della sua vita e del suo mondo, sta lavorando Marta Margotti alla Fondazione Nocentini di Torino, dov’è custodito il suo voluminoso archivio. Questo fascicolo è piuttosto un ricordo amicale, da cui affiorano però tanti particolari di una certa importanza.
30 Giugno 2020

II. Spiritualità e responsabilità politica

Da qualche tempo alcuni sociologi ricorrono al termine spiritualità per indicare quel mutamento della società contemporanea che non rientra nei criteri della teoria della secolarizzazione. Nelle società post-secolari lo spazio un tempo occupato dalla religione, con un forte impianto istituzionale, sarebbe ora pervaso da qualcosa di più fluido, che in mancanza di meglio s’è scelto di designare con un termine antico e caduto in disuso nei sommovimenti culturali e politici degli anni Sessanta del Novecento. Raramente questi studi si rivolgono al nesso che la spiritualità così intesa può avere con la politica, anch’essa in profondo mutamento negli ultimi due decenni, segnati dall’attentato alle Twin Towers e dalla crisi economica del 2007.
30 Marzo 2020

I. La pace è ogni passo. Percorsi di fraternità per la convivenza e lo sviluppo sostenibile

Nel 2016 Itinerari ha pubblicato un numero dedicato alla Pacem in terris di Giovanni XXIII nel cinquantesimo della sua pubblicazione, a cura del Centro Sereno Regis di Torino. La pace è ogni passo, che raccoglie gli Atti del convegno nazionale del MEIC (Torino, 25-27 ottobre 2019), prosegue idealmente quella riflessione, soprattutto nella direzione di trovare alcune strade praticabili concretamente, perché davvero ogni passo che possiamo fare sia un contributo alla pace.

2017


31 Dicembre 2021

IV. Luciano Allais. Un prete tra gli immigrati

Spesso solo tardi, a conclusione o quasi, si è in grado di capire nelle loro reali dimensioni alcuni fenomeni sociali, anche quelli di grande portata e dunque apparentemente accessibili in modo immediato a chiunque. Spesso poi li si comprende, per quanto con precisione, unicamente nel loro essere accaduti e la ricostruzione storica si limita a registrare quanto avvenuto e tende a confinarlo nel passato. Per usare una metafora avvincente, si tratta per tutti e per ciascuno di un “naufragio con spettatore”, quasi a sottolineare più l’estraneità che il coinvolgimento, più la ricerca di una qualche sicurezza che il rischio della compromissione. Un vero sguardo comprendente, empatico e responsabile è raro. Chi scorre la vita, le iniziative, le note scritte di don Luciano Allais si imbatte in questo sguardo a proposito di un fenomeno dalle immense proporzioni che attraversò l’Italia degli anni Sessanta e Settanta del Novecento: l’emigrazione dalle regioni del Meridione verso il Nord, in particolare verso il “triangolo industriale”. Dagli estratti che compongono l’Antologia di questo numero ci si può rendere conto della sua capacità analitica, della sua elaborazione propositiva sul piano sociale e politico, della sua creativa proposta pastorale per la chiesa torinese e italiana di quel tempo.
30 Settembre 2021

III. Apocalisse. Con o senza Regno?

Cinquanta anni fa una parola chiave del tempo era sviluppo. Si parlava di “popoli in via di sviluppo”, divenuto il titolo di una famosa enciclica di Paolo VI, la Populorum progressio. Si mescolava con molte altre: transizione, rivoluzione, trasformazione, contestazione… Dentro e dietro quelle parole si nascondevano tante cose. Potevano voler dire una vita migliore per tutti, all’uscita dal tempo del colonialismo; la fine dello sfruttamento; un mondo più giusto; la pace, non la guerra, un gusto anarchico per la rivolta. I movimenti sociali di quel periodo spesso erano trascinati da uno sguardo utopico; l’utopia e il “principio speranza” si proponevano come il combustibile ideale e necessario alla trasformazione del mondo.
30 Giugno 2021

II. A scuola di cittadinanza

Ci voleva la pandemia per far parlare così tanto della scuola. A proposito o a vuoto? Quando le istituzioni sono in difficoltà, la crescita della verbosità retorica a loro riguardo è proporzionale e occorre guardarsene con attenzione; questa congiuntura pandemica avviene peraltro in un periodo che registra un profondo cambiamento del mondo della comunicazione in cui anche la scuola è coinvolta, se non travolta. La didattica a distanza (DAD), al tempo stesso, è una soluzione parziale e un sintomo delle questioni e dei malesseri. La pandemia in alcuni casi ha poi accentuato, inevitabilmente, la crescita delle formalità da ottemperare nel sistema scolastico, a scapito di altri compiti più importanti e indispensabili. Tra questi, fino a tempi recenti, c’era quello di formare «cittadini».
31 Marzo 2021

I. Altre passeggiate

Nel fascicolo 1/2018 Itinerari ha proposto Sei passeggiate nel bosco contemporaneo; in questo rinnova l’invito con Altre passeggiate nello stesso bosco. Talvolta il bosco sembra trasformarsi in una selva oscura, con l’impressione che la diritta via sia smarrita, per ciascuno o persino per tanti, se non per tutti. Non è sempre così; in ogni caso il bosco è sempre fitto, anche quando i sentieri son ben tracciati.
31 Dicembre 2020

IV. Spiritualità

Spirito, spirituale, spiritualità, spiritualismo sono state e sono ancora nozioni controverse. Di fatto «spiritualità» sta riottenendo attenzione e in qualche caso un posto di rilievo, soprattutto nelle indagini sociologiche, ma anche altrove. In questo nuovo clima, dove la nozione di spiritualità ha un senso molto ampio e fluttuante, proponiamo un percorso significativo.
30 Settembre 2020

III. I volti di don Carlo Carlevaris. Ricordi

Dopo l’antologia di scritti (3/2019), di don Carlo Carlevaris presentiamo un’antologia di ritratti, ricostruzioni, ricordi e testimonianze, a partire dalla festa dei suoi novant’anni al momento del ricordo dopo la morte. Alla ricostruzione storica della sua persona, della sua vita e del suo mondo, sta lavorando Marta Margotti alla Fondazione Nocentini di Torino, dov’è custodito il suo voluminoso archivio. Questo fascicolo è piuttosto un ricordo amicale, da cui affiorano però tanti particolari di una certa importanza.
30 Giugno 2020

II. Spiritualità e responsabilità politica

Da qualche tempo alcuni sociologi ricorrono al termine spiritualità per indicare quel mutamento della società contemporanea che non rientra nei criteri della teoria della secolarizzazione. Nelle società post-secolari lo spazio un tempo occupato dalla religione, con un forte impianto istituzionale, sarebbe ora pervaso da qualcosa di più fluido, che in mancanza di meglio s’è scelto di designare con un termine antico e caduto in disuso nei sommovimenti culturali e politici degli anni Sessanta del Novecento. Raramente questi studi si rivolgono al nesso che la spiritualità così intesa può avere con la politica, anch’essa in profondo mutamento negli ultimi due decenni, segnati dall’attentato alle Twin Towers e dalla crisi economica del 2007.
30 Marzo 2020

I. La pace è ogni passo. Percorsi di fraternità per la convivenza e lo sviluppo sostenibile

Nel 2016 Itinerari ha pubblicato un numero dedicato alla Pacem in terris di Giovanni XXIII nel cinquantesimo della sua pubblicazione, a cura del Centro Sereno Regis di Torino. La pace è ogni passo, che raccoglie gli Atti del convegno nazionale del MEIC (Torino, 25-27 ottobre 2019), prosegue idealmente quella riflessione, soprattutto nella direzione di trovare alcune strade praticabili concretamente, perché davvero ogni passo che possiamo fare sia un contributo alla pace.

2016


31 Dicembre 2021

IV. Luciano Allais. Un prete tra gli immigrati

Spesso solo tardi, a conclusione o quasi, si è in grado di capire nelle loro reali dimensioni alcuni fenomeni sociali, anche quelli di grande portata e dunque apparentemente accessibili in modo immediato a chiunque. Spesso poi li si comprende, per quanto con precisione, unicamente nel loro essere accaduti e la ricostruzione storica si limita a registrare quanto avvenuto e tende a confinarlo nel passato. Per usare una metafora avvincente, si tratta per tutti e per ciascuno di un “naufragio con spettatore”, quasi a sottolineare più l’estraneità che il coinvolgimento, più la ricerca di una qualche sicurezza che il rischio della compromissione. Un vero sguardo comprendente, empatico e responsabile è raro. Chi scorre la vita, le iniziative, le note scritte di don Luciano Allais si imbatte in questo sguardo a proposito di un fenomeno dalle immense proporzioni che attraversò l’Italia degli anni Sessanta e Settanta del Novecento: l’emigrazione dalle regioni del Meridione verso il Nord, in particolare verso il “triangolo industriale”. Dagli estratti che compongono l’Antologia di questo numero ci si può rendere conto della sua capacità analitica, della sua elaborazione propositiva sul piano sociale e politico, della sua creativa proposta pastorale per la chiesa torinese e italiana di quel tempo.
30 Settembre 2021

III. Apocalisse. Con o senza Regno?

Cinquanta anni fa una parola chiave del tempo era sviluppo. Si parlava di “popoli in via di sviluppo”, divenuto il titolo di una famosa enciclica di Paolo VI, la Populorum progressio. Si mescolava con molte altre: transizione, rivoluzione, trasformazione, contestazione… Dentro e dietro quelle parole si nascondevano tante cose. Potevano voler dire una vita migliore per tutti, all’uscita dal tempo del colonialismo; la fine dello sfruttamento; un mondo più giusto; la pace, non la guerra, un gusto anarchico per la rivolta. I movimenti sociali di quel periodo spesso erano trascinati da uno sguardo utopico; l’utopia e il “principio speranza” si proponevano come il combustibile ideale e necessario alla trasformazione del mondo.
30 Giugno 2021

II. A scuola di cittadinanza

Ci voleva la pandemia per far parlare così tanto della scuola. A proposito o a vuoto? Quando le istituzioni sono in difficoltà, la crescita della verbosità retorica a loro riguardo è proporzionale e occorre guardarsene con attenzione; questa congiuntura pandemica avviene peraltro in un periodo che registra un profondo cambiamento del mondo della comunicazione in cui anche la scuola è coinvolta, se non travolta. La didattica a distanza (DAD), al tempo stesso, è una soluzione parziale e un sintomo delle questioni e dei malesseri. La pandemia in alcuni casi ha poi accentuato, inevitabilmente, la crescita delle formalità da ottemperare nel sistema scolastico, a scapito di altri compiti più importanti e indispensabili. Tra questi, fino a tempi recenti, c’era quello di formare «cittadini».
31 Marzo 2021

I. Altre passeggiate

Nel fascicolo 1/2018 Itinerari ha proposto Sei passeggiate nel bosco contemporaneo; in questo rinnova l’invito con Altre passeggiate nello stesso bosco. Talvolta il bosco sembra trasformarsi in una selva oscura, con l’impressione che la diritta via sia smarrita, per ciascuno o persino per tanti, se non per tutti. Non è sempre così; in ogni caso il bosco è sempre fitto, anche quando i sentieri son ben tracciati.
31 Dicembre 2020

IV. Spiritualità

Spirito, spirituale, spiritualità, spiritualismo sono state e sono ancora nozioni controverse. Di fatto «spiritualità» sta riottenendo attenzione e in qualche caso un posto di rilievo, soprattutto nelle indagini sociologiche, ma anche altrove. In questo nuovo clima, dove la nozione di spiritualità ha un senso molto ampio e fluttuante, proponiamo un percorso significativo.
30 Settembre 2020

III. I volti di don Carlo Carlevaris. Ricordi

Dopo l’antologia di scritti (3/2019), di don Carlo Carlevaris presentiamo un’antologia di ritratti, ricostruzioni, ricordi e testimonianze, a partire dalla festa dei suoi novant’anni al momento del ricordo dopo la morte. Alla ricostruzione storica della sua persona, della sua vita e del suo mondo, sta lavorando Marta Margotti alla Fondazione Nocentini di Torino, dov’è custodito il suo voluminoso archivio. Questo fascicolo è piuttosto un ricordo amicale, da cui affiorano però tanti particolari di una certa importanza.
30 Giugno 2020

II. Spiritualità e responsabilità politica

Da qualche tempo alcuni sociologi ricorrono al termine spiritualità per indicare quel mutamento della società contemporanea che non rientra nei criteri della teoria della secolarizzazione. Nelle società post-secolari lo spazio un tempo occupato dalla religione, con un forte impianto istituzionale, sarebbe ora pervaso da qualcosa di più fluido, che in mancanza di meglio s’è scelto di designare con un termine antico e caduto in disuso nei sommovimenti culturali e politici degli anni Sessanta del Novecento. Raramente questi studi si rivolgono al nesso che la spiritualità così intesa può avere con la politica, anch’essa in profondo mutamento negli ultimi due decenni, segnati dall’attentato alle Twin Towers e dalla crisi economica del 2007.
30 Marzo 2020

I. La pace è ogni passo. Percorsi di fraternità per la convivenza e lo sviluppo sostenibile

Nel 2016 Itinerari ha pubblicato un numero dedicato alla Pacem in terris di Giovanni XXIII nel cinquantesimo della sua pubblicazione, a cura del Centro Sereno Regis di Torino. La pace è ogni passo, che raccoglie gli Atti del convegno nazionale del MEIC (Torino, 25-27 ottobre 2019), prosegue idealmente quella riflessione, soprattutto nella direzione di trovare alcune strade praticabili concretamente, perché davvero ogni passo che possiamo fare sia un contributo alla pace.

2015


31 Dicembre 2021

IV. Luciano Allais. Un prete tra gli immigrati

Spesso solo tardi, a conclusione o quasi, si è in grado di capire nelle loro reali dimensioni alcuni fenomeni sociali, anche quelli di grande portata e dunque apparentemente accessibili in modo immediato a chiunque. Spesso poi li si comprende, per quanto con precisione, unicamente nel loro essere accaduti e la ricostruzione storica si limita a registrare quanto avvenuto e tende a confinarlo nel passato. Per usare una metafora avvincente, si tratta per tutti e per ciascuno di un “naufragio con spettatore”, quasi a sottolineare più l’estraneità che il coinvolgimento, più la ricerca di una qualche sicurezza che il rischio della compromissione. Un vero sguardo comprendente, empatico e responsabile è raro. Chi scorre la vita, le iniziative, le note scritte di don Luciano Allais si imbatte in questo sguardo a proposito di un fenomeno dalle immense proporzioni che attraversò l’Italia degli anni Sessanta e Settanta del Novecento: l’emigrazione dalle regioni del Meridione verso il Nord, in particolare verso il “triangolo industriale”. Dagli estratti che compongono l’Antologia di questo numero ci si può rendere conto della sua capacità analitica, della sua elaborazione propositiva sul piano sociale e politico, della sua creativa proposta pastorale per la chiesa torinese e italiana di quel tempo.
30 Settembre 2021

III. Apocalisse. Con o senza Regno?

Cinquanta anni fa una parola chiave del tempo era sviluppo. Si parlava di “popoli in via di sviluppo”, divenuto il titolo di una famosa enciclica di Paolo VI, la Populorum progressio. Si mescolava con molte altre: transizione, rivoluzione, trasformazione, contestazione… Dentro e dietro quelle parole si nascondevano tante cose. Potevano voler dire una vita migliore per tutti, all’uscita dal tempo del colonialismo; la fine dello sfruttamento; un mondo più giusto; la pace, non la guerra, un gusto anarchico per la rivolta. I movimenti sociali di quel periodo spesso erano trascinati da uno sguardo utopico; l’utopia e il “principio speranza” si proponevano come il combustibile ideale e necessario alla trasformazione del mondo.
30 Giugno 2021

II. A scuola di cittadinanza

Ci voleva la pandemia per far parlare così tanto della scuola. A proposito o a vuoto? Quando le istituzioni sono in difficoltà, la crescita della verbosità retorica a loro riguardo è proporzionale e occorre guardarsene con attenzione; questa congiuntura pandemica avviene peraltro in un periodo che registra un profondo cambiamento del mondo della comunicazione in cui anche la scuola è coinvolta, se non travolta. La didattica a distanza (DAD), al tempo stesso, è una soluzione parziale e un sintomo delle questioni e dei malesseri. La pandemia in alcuni casi ha poi accentuato, inevitabilmente, la crescita delle formalità da ottemperare nel sistema scolastico, a scapito di altri compiti più importanti e indispensabili. Tra questi, fino a tempi recenti, c’era quello di formare «cittadini».
31 Marzo 2021

I. Altre passeggiate

Nel fascicolo 1/2018 Itinerari ha proposto Sei passeggiate nel bosco contemporaneo; in questo rinnova l’invito con Altre passeggiate nello stesso bosco. Talvolta il bosco sembra trasformarsi in una selva oscura, con l’impressione che la diritta via sia smarrita, per ciascuno o persino per tanti, se non per tutti. Non è sempre così; in ogni caso il bosco è sempre fitto, anche quando i sentieri son ben tracciati.
31 Dicembre 2020

IV. Spiritualità

Spirito, spirituale, spiritualità, spiritualismo sono state e sono ancora nozioni controverse. Di fatto «spiritualità» sta riottenendo attenzione e in qualche caso un posto di rilievo, soprattutto nelle indagini sociologiche, ma anche altrove. In questo nuovo clima, dove la nozione di spiritualità ha un senso molto ampio e fluttuante, proponiamo un percorso significativo.
30 Settembre 2020

III. I volti di don Carlo Carlevaris. Ricordi

Dopo l’antologia di scritti (3/2019), di don Carlo Carlevaris presentiamo un’antologia di ritratti, ricostruzioni, ricordi e testimonianze, a partire dalla festa dei suoi novant’anni al momento del ricordo dopo la morte. Alla ricostruzione storica della sua persona, della sua vita e del suo mondo, sta lavorando Marta Margotti alla Fondazione Nocentini di Torino, dov’è custodito il suo voluminoso archivio. Questo fascicolo è piuttosto un ricordo amicale, da cui affiorano però tanti particolari di una certa importanza.
30 Giugno 2020

II. Spiritualità e responsabilità politica

Da qualche tempo alcuni sociologi ricorrono al termine spiritualità per indicare quel mutamento della società contemporanea che non rientra nei criteri della teoria della secolarizzazione. Nelle società post-secolari lo spazio un tempo occupato dalla religione, con un forte impianto istituzionale, sarebbe ora pervaso da qualcosa di più fluido, che in mancanza di meglio s’è scelto di designare con un termine antico e caduto in disuso nei sommovimenti culturali e politici degli anni Sessanta del Novecento. Raramente questi studi si rivolgono al nesso che la spiritualità così intesa può avere con la politica, anch’essa in profondo mutamento negli ultimi due decenni, segnati dall’attentato alle Twin Towers e dalla crisi economica del 2007.
30 Marzo 2020

I. La pace è ogni passo. Percorsi di fraternità per la convivenza e lo sviluppo sostenibile

Nel 2016 Itinerari ha pubblicato un numero dedicato alla Pacem in terris di Giovanni XXIII nel cinquantesimo della sua pubblicazione, a cura del Centro Sereno Regis di Torino. La pace è ogni passo, che raccoglie gli Atti del convegno nazionale del MEIC (Torino, 25-27 ottobre 2019), prosegue idealmente quella riflessione, soprattutto nella direzione di trovare alcune strade praticabili concretamente, perché davvero ogni passo che possiamo fare sia un contributo alla pace.

2014


31 Dicembre 2021

IV. Luciano Allais. Un prete tra gli immigrati

Spesso solo tardi, a conclusione o quasi, si è in grado di capire nelle loro reali dimensioni alcuni fenomeni sociali, anche quelli di grande portata e dunque apparentemente accessibili in modo immediato a chiunque. Spesso poi li si comprende, per quanto con precisione, unicamente nel loro essere accaduti e la ricostruzione storica si limita a registrare quanto avvenuto e tende a confinarlo nel passato. Per usare una metafora avvincente, si tratta per tutti e per ciascuno di un “naufragio con spettatore”, quasi a sottolineare più l’estraneità che il coinvolgimento, più la ricerca di una qualche sicurezza che il rischio della compromissione. Un vero sguardo comprendente, empatico e responsabile è raro. Chi scorre la vita, le iniziative, le note scritte di don Luciano Allais si imbatte in questo sguardo a proposito di un fenomeno dalle immense proporzioni che attraversò l’Italia degli anni Sessanta e Settanta del Novecento: l’emigrazione dalle regioni del Meridione verso il Nord, in particolare verso il “triangolo industriale”. Dagli estratti che compongono l’Antologia di questo numero ci si può rendere conto della sua capacità analitica, della sua elaborazione propositiva sul piano sociale e politico, della sua creativa proposta pastorale per la chiesa torinese e italiana di quel tempo.
30 Settembre 2021

III. Apocalisse. Con o senza Regno?

Cinquanta anni fa una parola chiave del tempo era sviluppo. Si parlava di “popoli in via di sviluppo”, divenuto il titolo di una famosa enciclica di Paolo VI, la Populorum progressio. Si mescolava con molte altre: transizione, rivoluzione, trasformazione, contestazione… Dentro e dietro quelle parole si nascondevano tante cose. Potevano voler dire una vita migliore per tutti, all’uscita dal tempo del colonialismo; la fine dello sfruttamento; un mondo più giusto; la pace, non la guerra, un gusto anarchico per la rivolta. I movimenti sociali di quel periodo spesso erano trascinati da uno sguardo utopico; l’utopia e il “principio speranza” si proponevano come il combustibile ideale e necessario alla trasformazione del mondo.
30 Giugno 2021

II. A scuola di cittadinanza

Ci voleva la pandemia per far parlare così tanto della scuola. A proposito o a vuoto? Quando le istituzioni sono in difficoltà, la crescita della verbosità retorica a loro riguardo è proporzionale e occorre guardarsene con attenzione; questa congiuntura pandemica avviene peraltro in un periodo che registra un profondo cambiamento del mondo della comunicazione in cui anche la scuola è coinvolta, se non travolta. La didattica a distanza (DAD), al tempo stesso, è una soluzione parziale e un sintomo delle questioni e dei malesseri. La pandemia in alcuni casi ha poi accentuato, inevitabilmente, la crescita delle formalità da ottemperare nel sistema scolastico, a scapito di altri compiti più importanti e indispensabili. Tra questi, fino a tempi recenti, c’era quello di formare «cittadini».
31 Marzo 2021

I. Altre passeggiate

Nel fascicolo 1/2018 Itinerari ha proposto Sei passeggiate nel bosco contemporaneo; in questo rinnova l’invito con Altre passeggiate nello stesso bosco. Talvolta il bosco sembra trasformarsi in una selva oscura, con l’impressione che la diritta via sia smarrita, per ciascuno o persino per tanti, se non per tutti. Non è sempre così; in ogni caso il bosco è sempre fitto, anche quando i sentieri son ben tracciati.
31 Dicembre 2020

IV. Spiritualità

Spirito, spirituale, spiritualità, spiritualismo sono state e sono ancora nozioni controverse. Di fatto «spiritualità» sta riottenendo attenzione e in qualche caso un posto di rilievo, soprattutto nelle indagini sociologiche, ma anche altrove. In questo nuovo clima, dove la nozione di spiritualità ha un senso molto ampio e fluttuante, proponiamo un percorso significativo.
30 Settembre 2020

III. I volti di don Carlo Carlevaris. Ricordi

Dopo l’antologia di scritti (3/2019), di don Carlo Carlevaris presentiamo un’antologia di ritratti, ricostruzioni, ricordi e testimonianze, a partire dalla festa dei suoi novant’anni al momento del ricordo dopo la morte. Alla ricostruzione storica della sua persona, della sua vita e del suo mondo, sta lavorando Marta Margotti alla Fondazione Nocentini di Torino, dov’è custodito il suo voluminoso archivio. Questo fascicolo è piuttosto un ricordo amicale, da cui affiorano però tanti particolari di una certa importanza.
30 Giugno 2020

II. Spiritualità e responsabilità politica

Da qualche tempo alcuni sociologi ricorrono al termine spiritualità per indicare quel mutamento della società contemporanea che non rientra nei criteri della teoria della secolarizzazione. Nelle società post-secolari lo spazio un tempo occupato dalla religione, con un forte impianto istituzionale, sarebbe ora pervaso da qualcosa di più fluido, che in mancanza di meglio s’è scelto di designare con un termine antico e caduto in disuso nei sommovimenti culturali e politici degli anni Sessanta del Novecento. Raramente questi studi si rivolgono al nesso che la spiritualità così intesa può avere con la politica, anch’essa in profondo mutamento negli ultimi due decenni, segnati dall’attentato alle Twin Towers e dalla crisi economica del 2007.
30 Marzo 2020

I. La pace è ogni passo. Percorsi di fraternità per la convivenza e lo sviluppo sostenibile

Nel 2016 Itinerari ha pubblicato un numero dedicato alla Pacem in terris di Giovanni XXIII nel cinquantesimo della sua pubblicazione, a cura del Centro Sereno Regis di Torino. La pace è ogni passo, che raccoglie gli Atti del convegno nazionale del MEIC (Torino, 25-27 ottobre 2019), prosegue idealmente quella riflessione, soprattutto nella direzione di trovare alcune strade praticabili concretamente, perché davvero ogni passo che possiamo fare sia un contributo alla pace.

2013


31 Dicembre 2021

IV. Luciano Allais. Un prete tra gli immigrati

Spesso solo tardi, a conclusione o quasi, si è in grado di capire nelle loro reali dimensioni alcuni fenomeni sociali, anche quelli di grande portata e dunque apparentemente accessibili in modo immediato a chiunque. Spesso poi li si comprende, per quanto con precisione, unicamente nel loro essere accaduti e la ricostruzione storica si limita a registrare quanto avvenuto e tende a confinarlo nel passato. Per usare una metafora avvincente, si tratta per tutti e per ciascuno di un “naufragio con spettatore”, quasi a sottolineare più l’estraneità che il coinvolgimento, più la ricerca di una qualche sicurezza che il rischio della compromissione. Un vero sguardo comprendente, empatico e responsabile è raro. Chi scorre la vita, le iniziative, le note scritte di don Luciano Allais si imbatte in questo sguardo a proposito di un fenomeno dalle immense proporzioni che attraversò l’Italia degli anni Sessanta e Settanta del Novecento: l’emigrazione dalle regioni del Meridione verso il Nord, in particolare verso il “triangolo industriale”. Dagli estratti che compongono l’Antologia di questo numero ci si può rendere conto della sua capacità analitica, della sua elaborazione propositiva sul piano sociale e politico, della sua creativa proposta pastorale per la chiesa torinese e italiana di quel tempo.
30 Settembre 2021

III. Apocalisse. Con o senza Regno?

Cinquanta anni fa una parola chiave del tempo era sviluppo. Si parlava di “popoli in via di sviluppo”, divenuto il titolo di una famosa enciclica di Paolo VI, la Populorum progressio. Si mescolava con molte altre: transizione, rivoluzione, trasformazione, contestazione… Dentro e dietro quelle parole si nascondevano tante cose. Potevano voler dire una vita migliore per tutti, all’uscita dal tempo del colonialismo; la fine dello sfruttamento; un mondo più giusto; la pace, non la guerra, un gusto anarchico per la rivolta. I movimenti sociali di quel periodo spesso erano trascinati da uno sguardo utopico; l’utopia e il “principio speranza” si proponevano come il combustibile ideale e necessario alla trasformazione del mondo.
30 Giugno 2021

II. A scuola di cittadinanza

Ci voleva la pandemia per far parlare così tanto della scuola. A proposito o a vuoto? Quando le istituzioni sono in difficoltà, la crescita della verbosità retorica a loro riguardo è proporzionale e occorre guardarsene con attenzione; questa congiuntura pandemica avviene peraltro in un periodo che registra un profondo cambiamento del mondo della comunicazione in cui anche la scuola è coinvolta, se non travolta. La didattica a distanza (DAD), al tempo stesso, è una soluzione parziale e un sintomo delle questioni e dei malesseri. La pandemia in alcuni casi ha poi accentuato, inevitabilmente, la crescita delle formalità da ottemperare nel sistema scolastico, a scapito di altri compiti più importanti e indispensabili. Tra questi, fino a tempi recenti, c’era quello di formare «cittadini».
31 Marzo 2021

I. Altre passeggiate

Nel fascicolo 1/2018 Itinerari ha proposto Sei passeggiate nel bosco contemporaneo; in questo rinnova l’invito con Altre passeggiate nello stesso bosco. Talvolta il bosco sembra trasformarsi in una selva oscura, con l’impressione che la diritta via sia smarrita, per ciascuno o persino per tanti, se non per tutti. Non è sempre così; in ogni caso il bosco è sempre fitto, anche quando i sentieri son ben tracciati.
31 Dicembre 2020

IV. Spiritualità

Spirito, spirituale, spiritualità, spiritualismo sono state e sono ancora nozioni controverse. Di fatto «spiritualità» sta riottenendo attenzione e in qualche caso un posto di rilievo, soprattutto nelle indagini sociologiche, ma anche altrove. In questo nuovo clima, dove la nozione di spiritualità ha un senso molto ampio e fluttuante, proponiamo un percorso significativo.
30 Settembre 2020

III. I volti di don Carlo Carlevaris. Ricordi

Dopo l’antologia di scritti (3/2019), di don Carlo Carlevaris presentiamo un’antologia di ritratti, ricostruzioni, ricordi e testimonianze, a partire dalla festa dei suoi novant’anni al momento del ricordo dopo la morte. Alla ricostruzione storica della sua persona, della sua vita e del suo mondo, sta lavorando Marta Margotti alla Fondazione Nocentini di Torino, dov’è custodito il suo voluminoso archivio. Questo fascicolo è piuttosto un ricordo amicale, da cui affiorano però tanti particolari di una certa importanza.
30 Giugno 2020

II. Spiritualità e responsabilità politica

Da qualche tempo alcuni sociologi ricorrono al termine spiritualità per indicare quel mutamento della società contemporanea che non rientra nei criteri della teoria della secolarizzazione. Nelle società post-secolari lo spazio un tempo occupato dalla religione, con un forte impianto istituzionale, sarebbe ora pervaso da qualcosa di più fluido, che in mancanza di meglio s’è scelto di designare con un termine antico e caduto in disuso nei sommovimenti culturali e politici degli anni Sessanta del Novecento. Raramente questi studi si rivolgono al nesso che la spiritualità così intesa può avere con la politica, anch’essa in profondo mutamento negli ultimi due decenni, segnati dall’attentato alle Twin Towers e dalla crisi economica del 2007.
30 Marzo 2020

I. La pace è ogni passo. Percorsi di fraternità per la convivenza e lo sviluppo sostenibile

Nel 2016 Itinerari ha pubblicato un numero dedicato alla Pacem in terris di Giovanni XXIII nel cinquantesimo della sua pubblicazione, a cura del Centro Sereno Regis di Torino. La pace è ogni passo, che raccoglie gli Atti del convegno nazionale del MEIC (Torino, 25-27 ottobre 2019), prosegue idealmente quella riflessione, soprattutto nella direzione di trovare alcune strade praticabili concretamente, perché davvero ogni passo che possiamo fare sia un contributo alla pace.

2012


31 Dicembre 2021

IV. Luciano Allais. Un prete tra gli immigrati

Spesso solo tardi, a conclusione o quasi, si è in grado di capire nelle loro reali dimensioni alcuni fenomeni sociali, anche quelli di grande portata e dunque apparentemente accessibili in modo immediato a chiunque. Spesso poi li si comprende, per quanto con precisione, unicamente nel loro essere accaduti e la ricostruzione storica si limita a registrare quanto avvenuto e tende a confinarlo nel passato. Per usare una metafora avvincente, si tratta per tutti e per ciascuno di un “naufragio con spettatore”, quasi a sottolineare più l’estraneità che il coinvolgimento, più la ricerca di una qualche sicurezza che il rischio della compromissione. Un vero sguardo comprendente, empatico e responsabile è raro. Chi scorre la vita, le iniziative, le note scritte di don Luciano Allais si imbatte in questo sguardo a proposito di un fenomeno dalle immense proporzioni che attraversò l’Italia degli anni Sessanta e Settanta del Novecento: l’emigrazione dalle regioni del Meridione verso il Nord, in particolare verso il “triangolo industriale”. Dagli estratti che compongono l’Antologia di questo numero ci si può rendere conto della sua capacità analitica, della sua elaborazione propositiva sul piano sociale e politico, della sua creativa proposta pastorale per la chiesa torinese e italiana di quel tempo.
30 Settembre 2021

III. Apocalisse. Con o senza Regno?

Cinquanta anni fa una parola chiave del tempo era sviluppo. Si parlava di “popoli in via di sviluppo”, divenuto il titolo di una famosa enciclica di Paolo VI, la Populorum progressio. Si mescolava con molte altre: transizione, rivoluzione, trasformazione, contestazione… Dentro e dietro quelle parole si nascondevano tante cose. Potevano voler dire una vita migliore per tutti, all’uscita dal tempo del colonialismo; la fine dello sfruttamento; un mondo più giusto; la pace, non la guerra, un gusto anarchico per la rivolta. I movimenti sociali di quel periodo spesso erano trascinati da uno sguardo utopico; l’utopia e il “principio speranza” si proponevano come il combustibile ideale e necessario alla trasformazione del mondo.
30 Giugno 2021

II. A scuola di cittadinanza

Ci voleva la pandemia per far parlare così tanto della scuola. A proposito o a vuoto? Quando le istituzioni sono in difficoltà, la crescita della verbosità retorica a loro riguardo è proporzionale e occorre guardarsene con attenzione; questa congiuntura pandemica avviene peraltro in un periodo che registra un profondo cambiamento del mondo della comunicazione in cui anche la scuola è coinvolta, se non travolta. La didattica a distanza (DAD), al tempo stesso, è una soluzione parziale e un sintomo delle questioni e dei malesseri. La pandemia in alcuni casi ha poi accentuato, inevitabilmente, la crescita delle formalità da ottemperare nel sistema scolastico, a scapito di altri compiti più importanti e indispensabili. Tra questi, fino a tempi recenti, c’era quello di formare «cittadini».
31 Marzo 2021

I. Altre passeggiate

Nel fascicolo 1/2018 Itinerari ha proposto Sei passeggiate nel bosco contemporaneo; in questo rinnova l’invito con Altre passeggiate nello stesso bosco. Talvolta il bosco sembra trasformarsi in una selva oscura, con l’impressione che la diritta via sia smarrita, per ciascuno o persino per tanti, se non per tutti. Non è sempre così; in ogni caso il bosco è sempre fitto, anche quando i sentieri son ben tracciati.
31 Dicembre 2020

IV. Spiritualità

Spirito, spirituale, spiritualità, spiritualismo sono state e sono ancora nozioni controverse. Di fatto «spiritualità» sta riottenendo attenzione e in qualche caso un posto di rilievo, soprattutto nelle indagini sociologiche, ma anche altrove. In questo nuovo clima, dove la nozione di spiritualità ha un senso molto ampio e fluttuante, proponiamo un percorso significativo.
30 Settembre 2020

III. I volti di don Carlo Carlevaris. Ricordi

Dopo l’antologia di scritti (3/2019), di don Carlo Carlevaris presentiamo un’antologia di ritratti, ricostruzioni, ricordi e testimonianze, a partire dalla festa dei suoi novant’anni al momento del ricordo dopo la morte. Alla ricostruzione storica della sua persona, della sua vita e del suo mondo, sta lavorando Marta Margotti alla Fondazione Nocentini di Torino, dov’è custodito il suo voluminoso archivio. Questo fascicolo è piuttosto un ricordo amicale, da cui affiorano però tanti particolari di una certa importanza.
30 Giugno 2020

II. Spiritualità e responsabilità politica

Da qualche tempo alcuni sociologi ricorrono al termine spiritualità per indicare quel mutamento della società contemporanea che non rientra nei criteri della teoria della secolarizzazione. Nelle società post-secolari lo spazio un tempo occupato dalla religione, con un forte impianto istituzionale, sarebbe ora pervaso da qualcosa di più fluido, che in mancanza di meglio s’è scelto di designare con un termine antico e caduto in disuso nei sommovimenti culturali e politici degli anni Sessanta del Novecento. Raramente questi studi si rivolgono al nesso che la spiritualità così intesa può avere con la politica, anch’essa in profondo mutamento negli ultimi due decenni, segnati dall’attentato alle Twin Towers e dalla crisi economica del 2007.
30 Marzo 2020

I. La pace è ogni passo. Percorsi di fraternità per la convivenza e lo sviluppo sostenibile

Nel 2016 Itinerari ha pubblicato un numero dedicato alla Pacem in terris di Giovanni XXIII nel cinquantesimo della sua pubblicazione, a cura del Centro Sereno Regis di Torino. La pace è ogni passo, che raccoglie gli Atti del convegno nazionale del MEIC (Torino, 25-27 ottobre 2019), prosegue idealmente quella riflessione, soprattutto nella direzione di trovare alcune strade praticabili concretamente, perché davvero ogni passo che possiamo fare sia un contributo alla pace.

2011


31 Dicembre 2021

IV. Luciano Allais. Un prete tra gli immigrati

Spesso solo tardi, a conclusione o quasi, si è in grado di capire nelle loro reali dimensioni alcuni fenomeni sociali, anche quelli di grande portata e dunque apparentemente accessibili in modo immediato a chiunque. Spesso poi li si comprende, per quanto con precisione, unicamente nel loro essere accaduti e la ricostruzione storica si limita a registrare quanto avvenuto e tende a confinarlo nel passato. Per usare una metafora avvincente, si tratta per tutti e per ciascuno di un “naufragio con spettatore”, quasi a sottolineare più l’estraneità che il coinvolgimento, più la ricerca di una qualche sicurezza che il rischio della compromissione. Un vero sguardo comprendente, empatico e responsabile è raro. Chi scorre la vita, le iniziative, le note scritte di don Luciano Allais si imbatte in questo sguardo a proposito di un fenomeno dalle immense proporzioni che attraversò l’Italia degli anni Sessanta e Settanta del Novecento: l’emigrazione dalle regioni del Meridione verso il Nord, in particolare verso il “triangolo industriale”. Dagli estratti che compongono l’Antologia di questo numero ci si può rendere conto della sua capacità analitica, della sua elaborazione propositiva sul piano sociale e politico, della sua creativa proposta pastorale per la chiesa torinese e italiana di quel tempo.
30 Settembre 2021

III. Apocalisse. Con o senza Regno?

Cinquanta anni fa una parola chiave del tempo era sviluppo. Si parlava di “popoli in via di sviluppo”, divenuto il titolo di una famosa enciclica di Paolo VI, la Populorum progressio. Si mescolava con molte altre: transizione, rivoluzione, trasformazione, contestazione… Dentro e dietro quelle parole si nascondevano tante cose. Potevano voler dire una vita migliore per tutti, all’uscita dal tempo del colonialismo; la fine dello sfruttamento; un mondo più giusto; la pace, non la guerra, un gusto anarchico per la rivolta. I movimenti sociali di quel periodo spesso erano trascinati da uno sguardo utopico; l’utopia e il “principio speranza” si proponevano come il combustibile ideale e necessario alla trasformazione del mondo.
30 Giugno 2021

II. A scuola di cittadinanza

Ci voleva la pandemia per far parlare così tanto della scuola. A proposito o a vuoto? Quando le istituzioni sono in difficoltà, la crescita della verbosità retorica a loro riguardo è proporzionale e occorre guardarsene con attenzione; questa congiuntura pandemica avviene peraltro in un periodo che registra un profondo cambiamento del mondo della comunicazione in cui anche la scuola è coinvolta, se non travolta. La didattica a distanza (DAD), al tempo stesso, è una soluzione parziale e un sintomo delle questioni e dei malesseri. La pandemia in alcuni casi ha poi accentuato, inevitabilmente, la crescita delle formalità da ottemperare nel sistema scolastico, a scapito di altri compiti più importanti e indispensabili. Tra questi, fino a tempi recenti, c’era quello di formare «cittadini».
31 Marzo 2021

I. Altre passeggiate

Nel fascicolo 1/2018 Itinerari ha proposto Sei passeggiate nel bosco contemporaneo; in questo rinnova l’invito con Altre passeggiate nello stesso bosco. Talvolta il bosco sembra trasformarsi in una selva oscura, con l’impressione che la diritta via sia smarrita, per ciascuno o persino per tanti, se non per tutti. Non è sempre così; in ogni caso il bosco è sempre fitto, anche quando i sentieri son ben tracciati.
31 Dicembre 2020

IV. Spiritualità

Spirito, spirituale, spiritualità, spiritualismo sono state e sono ancora nozioni controverse. Di fatto «spiritualità» sta riottenendo attenzione e in qualche caso un posto di rilievo, soprattutto nelle indagini sociologiche, ma anche altrove. In questo nuovo clima, dove la nozione di spiritualità ha un senso molto ampio e fluttuante, proponiamo un percorso significativo.
30 Settembre 2020

III. I volti di don Carlo Carlevaris. Ricordi

Dopo l’antologia di scritti (3/2019), di don Carlo Carlevaris presentiamo un’antologia di ritratti, ricostruzioni, ricordi e testimonianze, a partire dalla festa dei suoi novant’anni al momento del ricordo dopo la morte. Alla ricostruzione storica della sua persona, della sua vita e del suo mondo, sta lavorando Marta Margotti alla Fondazione Nocentini di Torino, dov’è custodito il suo voluminoso archivio. Questo fascicolo è piuttosto un ricordo amicale, da cui affiorano però tanti particolari di una certa importanza.
30 Giugno 2020

II. Spiritualità e responsabilità politica

Da qualche tempo alcuni sociologi ricorrono al termine spiritualità per indicare quel mutamento della società contemporanea che non rientra nei criteri della teoria della secolarizzazione. Nelle società post-secolari lo spazio un tempo occupato dalla religione, con un forte impianto istituzionale, sarebbe ora pervaso da qualcosa di più fluido, che in mancanza di meglio s’è scelto di designare con un termine antico e caduto in disuso nei sommovimenti culturali e politici degli anni Sessanta del Novecento. Raramente questi studi si rivolgono al nesso che la spiritualità così intesa può avere con la politica, anch’essa in profondo mutamento negli ultimi due decenni, segnati dall’attentato alle Twin Towers e dalla crisi economica del 2007.
30 Marzo 2020

I. La pace è ogni passo. Percorsi di fraternità per la convivenza e lo sviluppo sostenibile

Nel 2016 Itinerari ha pubblicato un numero dedicato alla Pacem in terris di Giovanni XXIII nel cinquantesimo della sua pubblicazione, a cura del Centro Sereno Regis di Torino. La pace è ogni passo, che raccoglie gli Atti del convegno nazionale del MEIC (Torino, 25-27 ottobre 2019), prosegue idealmente quella riflessione, soprattutto nella direzione di trovare alcune strade praticabili concretamente, perché davvero ogni passo che possiamo fare sia un contributo alla pace.

2010


31 Dicembre 2021

IV. Luciano Allais. Un prete tra gli immigrati

Spesso solo tardi, a conclusione o quasi, si è in grado di capire nelle loro reali dimensioni alcuni fenomeni sociali, anche quelli di grande portata e dunque apparentemente accessibili in modo immediato a chiunque. Spesso poi li si comprende, per quanto con precisione, unicamente nel loro essere accaduti e la ricostruzione storica si limita a registrare quanto avvenuto e tende a confinarlo nel passato. Per usare una metafora avvincente, si tratta per tutti e per ciascuno di un “naufragio con spettatore”, quasi a sottolineare più l’estraneità che il coinvolgimento, più la ricerca di una qualche sicurezza che il rischio della compromissione. Un vero sguardo comprendente, empatico e responsabile è raro. Chi scorre la vita, le iniziative, le note scritte di don Luciano Allais si imbatte in questo sguardo a proposito di un fenomeno dalle immense proporzioni che attraversò l’Italia degli anni Sessanta e Settanta del Novecento: l’emigrazione dalle regioni del Meridione verso il Nord, in particolare verso il “triangolo industriale”. Dagli estratti che compongono l’Antologia di questo numero ci si può rendere conto della sua capacità analitica, della sua elaborazione propositiva sul piano sociale e politico, della sua creativa proposta pastorale per la chiesa torinese e italiana di quel tempo.
30 Settembre 2021

III. Apocalisse. Con o senza Regno?

Cinquanta anni fa una parola chiave del tempo era sviluppo. Si parlava di “popoli in via di sviluppo”, divenuto il titolo di una famosa enciclica di Paolo VI, la Populorum progressio. Si mescolava con molte altre: transizione, rivoluzione, trasformazione, contestazione… Dentro e dietro quelle parole si nascondevano tante cose. Potevano voler dire una vita migliore per tutti, all’uscita dal tempo del colonialismo; la fine dello sfruttamento; un mondo più giusto; la pace, non la guerra, un gusto anarchico per la rivolta. I movimenti sociali di quel periodo spesso erano trascinati da uno sguardo utopico; l’utopia e il “principio speranza” si proponevano come il combustibile ideale e necessario alla trasformazione del mondo.
30 Giugno 2021

II. A scuola di cittadinanza

Ci voleva la pandemia per far parlare così tanto della scuola. A proposito o a vuoto? Quando le istituzioni sono in difficoltà, la crescita della verbosità retorica a loro riguardo è proporzionale e occorre guardarsene con attenzione; questa congiuntura pandemica avviene peraltro in un periodo che registra un profondo cambiamento del mondo della comunicazione in cui anche la scuola è coinvolta, se non travolta. La didattica a distanza (DAD), al tempo stesso, è una soluzione parziale e un sintomo delle questioni e dei malesseri. La pandemia in alcuni casi ha poi accentuato, inevitabilmente, la crescita delle formalità da ottemperare nel sistema scolastico, a scapito di altri compiti più importanti e indispensabili. Tra questi, fino a tempi recenti, c’era quello di formare «cittadini».
31 Marzo 2021

I. Altre passeggiate

Nel fascicolo 1/2018 Itinerari ha proposto Sei passeggiate nel bosco contemporaneo; in questo rinnova l’invito con Altre passeggiate nello stesso bosco. Talvolta il bosco sembra trasformarsi in una selva oscura, con l’impressione che la diritta via sia smarrita, per ciascuno o persino per tanti, se non per tutti. Non è sempre così; in ogni caso il bosco è sempre fitto, anche quando i sentieri son ben tracciati.
31 Dicembre 2020

IV. Spiritualità

Spirito, spirituale, spiritualità, spiritualismo sono state e sono ancora nozioni controverse. Di fatto «spiritualità» sta riottenendo attenzione e in qualche caso un posto di rilievo, soprattutto nelle indagini sociologiche, ma anche altrove. In questo nuovo clima, dove la nozione di spiritualità ha un senso molto ampio e fluttuante, proponiamo un percorso significativo.
30 Settembre 2020

III. I volti di don Carlo Carlevaris. Ricordi

Dopo l’antologia di scritti (3/2019), di don Carlo Carlevaris presentiamo un’antologia di ritratti, ricostruzioni, ricordi e testimonianze, a partire dalla festa dei suoi novant’anni al momento del ricordo dopo la morte. Alla ricostruzione storica della sua persona, della sua vita e del suo mondo, sta lavorando Marta Margotti alla Fondazione Nocentini di Torino, dov’è custodito il suo voluminoso archivio. Questo fascicolo è piuttosto un ricordo amicale, da cui affiorano però tanti particolari di una certa importanza.
30 Giugno 2020

II. Spiritualità e responsabilità politica

Da qualche tempo alcuni sociologi ricorrono al termine spiritualità per indicare quel mutamento della società contemporanea che non rientra nei criteri della teoria della secolarizzazione. Nelle società post-secolari lo spazio un tempo occupato dalla religione, con un forte impianto istituzionale, sarebbe ora pervaso da qualcosa di più fluido, che in mancanza di meglio s’è scelto di designare con un termine antico e caduto in disuso nei sommovimenti culturali e politici degli anni Sessanta del Novecento. Raramente questi studi si rivolgono al nesso che la spiritualità così intesa può avere con la politica, anch’essa in profondo mutamento negli ultimi due decenni, segnati dall’attentato alle Twin Towers e dalla crisi economica del 2007.
30 Marzo 2020

I. La pace è ogni passo. Percorsi di fraternità per la convivenza e lo sviluppo sostenibile

Nel 2016 Itinerari ha pubblicato un numero dedicato alla Pacem in terris di Giovanni XXIII nel cinquantesimo della sua pubblicazione, a cura del Centro Sereno Regis di Torino. La pace è ogni passo, che raccoglie gli Atti del convegno nazionale del MEIC (Torino, 25-27 ottobre 2019), prosegue idealmente quella riflessione, soprattutto nella direzione di trovare alcune strade praticabili concretamente, perché davvero ogni passo che possiamo fare sia un contributo alla pace.
31 Dicembre 2021

IV. Luciano Allais. Un prete tra gli immigrati

Spesso solo tardi, a conclusione o quasi, si è in grado di capire nelle loro reali dimensioni alcuni fenomeni sociali, anche quelli di grande portata e dunque apparentemente accessibili in modo immediato a chiunque. Spesso poi li si comprende, per quanto con precisione, unicamente nel loro essere accaduti e la ricostruzione storica si limita a registrare quanto avvenuto e tende a confinarlo nel passato. Per usare una metafora avvincente, si tratta per tutti e per ciascuno di un “naufragio con spettatore”, quasi a sottolineare più l’estraneità che il coinvolgimento, più la ricerca di una qualche sicurezza che il rischio della compromissione. Un vero sguardo comprendente, empatico e responsabile è raro. Chi scorre la vita, le iniziative, le note scritte di don Luciano Allais si imbatte in questo sguardo a proposito di un fenomeno dalle immense proporzioni che attraversò l’Italia degli anni Sessanta e Settanta del Novecento: l’emigrazione dalle regioni del Meridione verso il Nord, in particolare verso il “triangolo industriale”. Dagli estratti che compongono l’Antologia di questo numero ci si può rendere conto della sua capacità analitica, della sua elaborazione propositiva sul piano sociale e politico, della sua creativa proposta pastorale per la chiesa torinese e italiana di quel tempo.
30 Settembre 2021

III. Apocalisse. Con o senza Regno?

Cinquanta anni fa una parola chiave del tempo era sviluppo. Si parlava di “popoli in via di sviluppo”, divenuto il titolo di una famosa enciclica di Paolo VI, la Populorum progressio. Si mescolava con molte altre: transizione, rivoluzione, trasformazione, contestazione… Dentro e dietro quelle parole si nascondevano tante cose. Potevano voler dire una vita migliore per tutti, all’uscita dal tempo del colonialismo; la fine dello sfruttamento; un mondo più giusto; la pace, non la guerra, un gusto anarchico per la rivolta. I movimenti sociali di quel periodo spesso erano trascinati da uno sguardo utopico; l’utopia e il “principio speranza” si proponevano come il combustibile ideale e necessario alla trasformazione del mondo.
30 Giugno 2021

II. A scuola di cittadinanza

Ci voleva la pandemia per far parlare così tanto della scuola. A proposito o a vuoto? Quando le istituzioni sono in difficoltà, la crescita della verbosità retorica a loro riguardo è proporzionale e occorre guardarsene con attenzione; questa congiuntura pandemica avviene peraltro in un periodo che registra un profondo cambiamento del mondo della comunicazione in cui anche la scuola è coinvolta, se non travolta. La didattica a distanza (DAD), al tempo stesso, è una soluzione parziale e un sintomo delle questioni e dei malesseri. La pandemia in alcuni casi ha poi accentuato, inevitabilmente, la crescita delle formalità da ottemperare nel sistema scolastico, a scapito di altri compiti più importanti e indispensabili. Tra questi, fino a tempi recenti, c’era quello di formare «cittadini».
31 Marzo 2021

I. Altre passeggiate

Nel fascicolo 1/2018 Itinerari ha proposto Sei passeggiate nel bosco contemporaneo; in questo rinnova l’invito con Altre passeggiate nello stesso bosco. Talvolta il bosco sembra trasformarsi in una selva oscura, con l’impressione che la diritta via sia smarrita, per ciascuno o persino per tanti, se non per tutti. Non è sempre così; in ogni caso il bosco è sempre fitto, anche quando i sentieri son ben tracciati.
31 Dicembre 2020

IV. Spiritualità

Spirito, spirituale, spiritualità, spiritualismo sono state e sono ancora nozioni controverse. Di fatto «spiritualità» sta riottenendo attenzione e in qualche caso un posto di rilievo, soprattutto nelle indagini sociologiche, ma anche altrove. In questo nuovo clima, dove la nozione di spiritualità ha un senso molto ampio e fluttuante, proponiamo un percorso significativo.
30 Settembre 2020

III. I volti di don Carlo Carlevaris. Ricordi

Dopo l’antologia di scritti (3/2019), di don Carlo Carlevaris presentiamo un’antologia di ritratti, ricostruzioni, ricordi e testimonianze, a partire dalla festa dei suoi novant’anni al momento del ricordo dopo la morte. Alla ricostruzione storica della sua persona, della sua vita e del suo mondo, sta lavorando Marta Margotti alla Fondazione Nocentini di Torino, dov’è custodito il suo voluminoso archivio. Questo fascicolo è piuttosto un ricordo amicale, da cui affiorano però tanti particolari di una certa importanza.
30 Giugno 2020

II. Spiritualità e responsabilità politica

Da qualche tempo alcuni sociologi ricorrono al termine spiritualità per indicare quel mutamento della società contemporanea che non rientra nei criteri della teoria della secolarizzazione. Nelle società post-secolari lo spazio un tempo occupato dalla religione, con un forte impianto istituzionale, sarebbe ora pervaso da qualcosa di più fluido, che in mancanza di meglio s’è scelto di designare con un termine antico e caduto in disuso nei sommovimenti culturali e politici degli anni Sessanta del Novecento. Raramente questi studi si rivolgono al nesso che la spiritualità così intesa può avere con la politica, anch’essa in profondo mutamento negli ultimi due decenni, segnati dall’attentato alle Twin Towers e dalla crisi economica del 2007.
30 Marzo 2020

I. La pace è ogni passo. Percorsi di fraternità per la convivenza e lo sviluppo sostenibile

Nel 2016 Itinerari ha pubblicato un numero dedicato alla Pacem in terris di Giovanni XXIII nel cinquantesimo della sua pubblicazione, a cura del Centro Sereno Regis di Torino. La pace è ogni passo, che raccoglie gli Atti del convegno nazionale del MEIC (Torino, 25-27 ottobre 2019), prosegue idealmente quella riflessione, soprattutto nella direzione di trovare alcune strade praticabili concretamente, perché davvero ogni passo che possiamo fare sia un contributo alla pace.